giovedì 6 dicembre 2012

Incastri





Questo vorrebbe essere un diario illustrato, a singhiozzo.
Tra poco saremo in tre, o per meglio dire, lo siamo già anche se il piccolo sta ancora nuotando nelle sue acque di beatitudine, lontano dall’ elettricità del nostro quotidiano.
Il suo spazio è ben definito. Questo si evidenzia nel mio aspetto e nei movimenti, come un’otaria peregrino lentamente cercando, senza riuscirci, di non sbattere contro qualsiasi cosa mi capiti a tiro, animata e non.
Dormire abbracciati è diventato un gioco ad incastri.
Nel nostro Tetris notturno a scelta obbligata, fianco sinistro o destro, mio marito pazientemente si adegua con l’elasticità di un Barbapapà (con tanto di barba e status).
Detta così porterebbe a pensare a notti insonni ed occhiaie fonde (certe le une e le altre arriveranno.. ooh se arriveranno..) ma vi assicuro che, in questo momento, questa calda coperta animata di bimbo ripara da ogni turbamento e, proprio come un soffice materasso, attutisce i colpi della vita.
Chissà come sarà quando perderò questa dimensione, questo nuovo punto di vista.

Di una cosa sono certa: da adesso in poi, niente sarà più come prima.


E.

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